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Tarocchiera al Parco Ex Mayer, Tremezzo


Arredamento della B & B Italia


Vetrinetta antica con gioielli 

Vestiti realizzati con tessuto della Tessitura Scotti (Como) e collane

Mostra alla Tarocchiera di Tremezzo (Como), 

 Agosto 2013

Nella bellissima Tarocchiera del Parco Olivelli ho voluto organizzare , aiutata da un gruppo di creatrici,  una mostra che abbracciasse un gruppo ricco di stimoli ...di  bellezza e di cultura. 

Così è nata questa esposizione che ha preso il tono culturale con questo filo conduttore.....
Mettersi in gioco dal punto di vista creativo potrebbe spaventare qualcuno ma ognuno di noi in un modo o nell'altro è in grado di fare. Il sentirsi in grado di creare oggetti da soli cambia radicalmente il nostro atteggiamento verso la moda e la coazione all'acquisto imposto dalla pubblicità. "La mano è lo strumento che sviluppa il cervello" lo diceva la famosissima pedagogista Maria Montessori. Per chi ha voglia di creare è un'occasione per lavorare in compagnia scambiandosi idee ed esperienze.

E' questo il punto di partenza che apre la settimana della mostra con laboratori e con serate culturali alla Tarocchiera di Tremezzo, nel fantastico scenario del Parco Olivelli. Il titolo della Mostra è Savoir Fair. E' una vetrina che unisce la produzione artigianale, la cultura e ....la cucina."




Articolo del giornalista  Marco Luppi sul giornale "La Provincia di Como" 
La Tarocchiera del parco pubblico già Mayer, ora Teresio Olivelli, per anni abbandonata, a seguito degli interventi di recupero attuati dal Comune di Tremezzo sta diventando un polo di riferimento per arte e cultura, molto apprezzato dai turisti per le memorie che vi sono collegate.
Lucia Pini, ricercatrice tremezzina, sottolinea che l’edificio ottagonale è una tra le costruzioni più antiche del paese già presente nel Catasto Teresiano del 1723. Pare sia stata costruita in riva al lago da quattro ricche famiglie per giocare a carte con i tarocchi e godere la vista da una posizione incantevole.
Un edificio storico
La forma è dovuta a quattro armadi a muro interni usati come guardaroba dai rispettivi proprietari che non lesinavano in lusso e materiali ricercati come il pavimento alla veneziana con disegni a mosaico. Si dice che all’interno degli armadi ciascuna famiglia conservasse pregiate bottiglie di vino e liquori e i periodici ritrovi, in ambiente trasgressivo, fossero accompagnati da allegre libagioni.
La novità sta nel fatto che nei primi otto giorni di agosto la Tarocchiera sta ospitando la rassegna «Savoir Fair», mostra-laboratorio riferita alla creatività e alla cultura, allestita da un gruppo affiatato di artiste e artisti per la riscoperta del piacere del saper fare.
Fino all’8 agosto sono in mostra gioielli primitivi, bambole Waldorf, opere d’arte di Luigi Achilli MorenoMarcella Marchi, telai, stoffe, pellame, ed essenze.
L’ambiente è allestito con passione attraverso l’espressione di realtà locali come gli arredi di una ditta comasca leader mondiale dello style Italiano (B&B), il restauratoreDario Ferri, le stoffe di tessiture comasche come Scotti e Puricelli, i pellami della stamperia di Antonio Veronelli, le cornici Tettamanti, La Bottega dei Giochi. L’ampia offerta di attività include anche laboratori per bambini e adulti che hanno voglia di sperimentare la loro creatività con vari materiali, come ad esempio i telai a mano del gruppo “il castello errante”.
Libri, incontri, bambini
Anche le serate saranno animate da incontri salottieri con personaggi, a sorpresa, della cultura.
I temi saranno sulla storia del piccolo edificio e del parco, i tarocchi con Renzo Cappellari, il mondo del gioiello, racconti per bambini e per ragazzi.
Ci saranno testimonianze di vari autori come Gigliola FogliaMarcella Marchi, il misterioso O.I., Lucia Pini, Maria Lucia Busnelli, le fiabe di Anna Maria CivatiStella Bellomo con Goccia Lina, le storie del lago di Eloisa Guarracino.
Lo psicologo psicoanalista Roberto Pozzetti intervisterà alcuni autori soffermandosi sul concetto del desiderio. Mentre il Braschino di Giovanni Moralli, tipico dolce della tradizione gastronomica dell’Alto Lario, ingolosirà le giornate della mostra. n

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